ACCANTANDO: SGEOGRAFIE INTIME
Con l'installazione Accantando: sgeografie intime, compio una riflessione artistica su una tematica attuale che si annuncia generatrice di sgeografie, cioè di alterazioni delle nostre "geografie" mentali: le nostre idee del mondo.
Nello specifico l'installazione pone l'attenzione su un aspetto fondamentale della nostra vita: le relazioni intime; quelle che esprimiamo attraverso gli affetti, le passioni, la sessualità e l'amore. Ambiti delicatissimi e di primaria importanza nei quali l'instabilità dei sentimenti, la precarietà degli affetti, le conflittualità e le nuove modalità di coppia e di famiglia, palesano la comparsa delle sgeografie intime, che trasformano la società, aprendola, ad ulteriori espressività affettive.
Il titolo dell'installazione si caratterizza per la "S" privativa
[1], che ha la funzione di stravolgere il significato canonico del vocabolo geografia, inteso nell'accezione su esposta.
Agosto 2014, Luigi Dellatorre
[1] La "S" privativa - introdotta per la prima volta con il ciclo
Accantando: scalcio, 2012 - ha la funzione di stravolgere il significato canonico dei vocaboli, creando delle "non parole".