• Home
  • CV
  • Opere
  • Inst.-Perf.
  • Video
  • Testi
  • Archivi
  • Contatti
  • Accantando - Testi
  • <<
  • 18 di 39
  • >>
  •  
    ACCANTANDO: SGEOGRAFIE
    Non è una novità: il mondo è in perenne trasformazione: la vita e la Storia lo confermano. In passato i cambiamenti erano più lenti e duraturi, e le parti di mondo coinvolte relativamente circoscritte; ma con la globalizzazione i mutamenti sono diventati sempre più rapidi, incerti e planetari.

    Questo straordinario ed incalzante fenomeno trasformativo - che ha attivato i mutamenti delle geografie a noi note, siano esse reali o legate ai nostri schemi di pensiero - l'ho chiamato sgeografie. Ma sgeografie è di più: è la metafora di tutti i cambiamenti che caratterizzano la nostra contemporaneità, siano essi prodotti dalla globalizzazione o dalla sparizione / apparizione di vecchie e nuove realtà statali, oppure da rilevanti mutamenti sociali, economici, geopolitici, climatici, tecnologici e della comunicazione.

    La portata dirompente di questi accadimenti è significativamente presente nelle opere Accantando[1]: sgeografie, nelle quali ho ricreato dei planisferi che sovvertono la realtà geografica delle mappe del mondo, ed evidenziano anche la precarietà delle nostre "mappe mentali", che - di fronte a questi imponenti cambiamenti - non sono più adeguate ad orientarci saldamente nel mondo e nella vita.

    Il ciclo di opere Accantando: sgeografie, eseguito fra aprile e giugno del 2013, è costituito da sessanta opere bidimensionali, trenta da 100 x 140 cm, e trenta da 70 x 70 cm, tutte pezzi unici da produrre con stampa digitale. Ad esse si aggiunge un video della durata di 3:18, la cui parte visiva è realizzata con seicentoventinove immagini satellitari della Terra, mentre la parte sonora è il risultato del casuale assemblaggio del secondo iniziale di centonovantadue inni nazionali.

    Al gruppo di opere appartengono anche oltre ottocento stampe digitali su forex, da 10 x 15 cm sulle quali sono riprodotte fronte / retro immagini della superficie terrestre vista da satellite; sono provviste di intagli che ne permettono l'incastro per costruire installazioni. Le stampe non sono firmate né considerate singolarmente come opere: sono solo materiale per costruire installazioni.

    Il titolo del progetto si caratterizza per la "S" privativa[2], che ha la funzione di stravolgere il significato canonico del vocabolo geografia.

    Giugno 2013, Luigi Dellatorre

    [1] Dal 2008 ho attivato la pratica dell'Accantando - forma gerundiva del neo verbo accantare: mettere accanto - pensiero ed azione artistica che esalta una realtà plurima, instaurando una continuità tra un passato ed un presente che si schiude al futuro.
    [2] La "S" privativa - introdotta per la prima volta con il ciclo Accantando: scalcio, 2012 - ha la funzione di stravolgere il significato canonico dei vocaboli, creando delle "non parole".