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  • OPERE 1989-1973
    Non mi è facile esplicare con la scrittura ciò che con minor difficoltà esprimo attraverso le mie opere. Tenterò, in ogni caso, di dare qualche informazione e citare eventuali riferimenti.

    I miei primi lavori risentono degli aspetti tematici della rappresentazione della realtà: sono dei paesaggi e delle nature morte. Opere realizzate con interpretazione, e che evidenziano i limiti tecnici derivati dalla mia condizione di autodidatta: condizione che ho cercato di superare iscrivendomi a dei corsi[1] di disegno e pittura.

    In quegli anni mi affascinava particolarmente la vicenda umana ed artistica di Vincent Van Gogh, le cui opere mi stimolavano all’intensità cromatica ed alla matericità del colore. Poi conobbi il lavoro di molti altri artisti e da tutti trassi importanti insegnamenti.

    Varie furono le mie fasi produttive: da quelle introspettive con lavori di libera invenzione, a quelle finalizzate all’incremento delle mie capacità tecnico/espressive, conseguite attraverso la copia dei disegni dei grandi Maestri del passato. Feci anche molti disegni dal vero, numerosi autoritratti ed alcune opere con mie poesie.

    Alcuni lavori in ceramica testimoniano anche la mia frequenza a corsi[2] di quella tecnica, che praticai per estendere la gamma della mia espressività artistica.

    Il passaggio dalla figurazione alla non oggettività, non fu né facile, né rapido, né stabile. Per alcuni anni le esercitai entrambe, seppure la seconda mi consentisse più libertà e aderenza al mio spirito creativo.

    In questa fase di transizione le crisi umane ed artistiche, con il conseguente desiderio di abbandonare la pittura, furono molte. Ma dalla costante attività lentamente emersero altri ambiti di espressione ottenuti mediante la libera creazione, la sintesi compositiva, l’uso quasi esclusivo dei colori primari (giallo, rosso, blu) con il bianco e il nero, la sperimentazione di varie tecniche e l’adozione di titoli lirici in apparente contrasto con le opere.

    Aspetti utili alla comprensione di quest’ultimo tipo di lavori, potrebbero reperirsi nei binomi colore-emozione e composizione-struttura, quali evidenze della cifra interpretativa emozione-razionalità, che li caratterizza.

    Settembre 1992, Luigi Dellatorre

    [1] Corso serale di quattro ore settimanali, presso l’Istituto V. Roncalli di Vigevano (PV), che ho frequentato da novembre 1977 a maggio 1978 e da ottobre 1978 a gennaio 1979. Insegnante Oronzo Mastro.
    [2] Corso serale di quattro ore settimanali, che ho frequentato nel 1986-1987 e 1987-1988. Insegnante Oronzo Mastro.