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  • TI DONO UN'OPERA
    Che cosa vale l'arte? Qual è il valore venale di un'opera? Quanto è giusto fissare un valore di mercato a tutto ciò che esce dalle mani dell'artista? Queste sono tutte domande che in linea teorica è giusto farsi, dal momento che poi, nei fatti, le cose funzionano diversamente.

    In fondo, una parte del patrimonio artistico dell'umanità rimane invisibile ai più perché in mani private, al sicuro nel caveau di qualche grande banca. E allora le grandi lezioni morali che l'arte sa distribuire sono interdette ai più e l'opera stessa scade a miserabile investimento, che potrebbe arricchire ancora di più il già ricco proprietario.

    L'arte deve circolare, insinuare dubbi, sollevare polemiche e scandalo, deve colpire, rivoluzionare, far parlare di sé. E l'artista deve tormentare ed essere il vate, l'uomo scomodo che osserva con un occhio diverso gli eventi e ne indica limiti e devianze.

    Oggi più che mai abbiamo bisogno di voci dissonanti, di uomini intellettualmente liberi che attraverso le loro opere suggeriscano la presenza di altre strade, altre scelte, altre vite.

    L'idea di Luigi Dellatorre di donare un'opera ai presenti alla mostra è davvero qualche cosa di magico, di coinvolgente, una scelta “à rebours” (in controtendenza) che sottolinea ancora una volta la posizione di rottura che l'artista vigevanese ha più volte assunto.

    Mettere in circolo l'arte equivale a mettere in circolo idee.

    Aprile 2023, Giuseppe Castelli